Le misure contenute nel decreto, in vigore dal 30 maggio, sono volte a semplificare le disposizioni in materia di edilizia e urbanistica, rilanciare il mercato della compravendita immobiliare, consentire il recupero e la rigenerazione edilizia. Tra le novità della legge “salva casa” la modifica degli spazi minimi per definire un immobile come monolocale o bilocale abitabile: il primo può avere una superficie minima di 20 metri quadrati (prima 28); il secondo di 28 metri quadrati (prima 38). Sull’altezza verte l’altra grande novità. L’altezza minima di un appartamento che voglia definirsi tale, scende da 2,70 metri a 2,40. Aumentano le soglie di costruito che non necessitano di sanatoria edilizia, se difformi dal titolo edilizio che ha consentito la costruzione. Sburocratizzati infine alcuni interventi che non richiedono più alcun permesso: l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici; di impianti elettrici e del gas; la creazione di intonaci interni ed esterni; la posa di pavimentazione interna ed esterna; di ascensori e servoscale interni; di serramenti e infissi interni ed esterni; di impianti di climatizzazione e di vetrate panoramiche, di controsoffitti e altro ancora.